Un documento finanziario depositato da Microsoft la scorsa settimana e “intercettato” da Axios ci fornisce una misura della crescita di Xbox Game Pass nell’ultimo anno fiscale della società. Emerge che gli abbonati al servizio siano aumentati del 37.48 percento durante i 12 mesi terminati il 30 giugno, una percentuale di poco inferiore al target della compagnia, fissato al 47.79 percento. Nell’anno fiscale precedente, terminato il 30 giugno 2020, la crescita era stata dell’85.75 percento, contro le previsioni che si attestavano sul 71 percento.
Xbox Game Pass, cosa significano queste percentuali
L’obiettivo di crescita della base di abbonati è uno dei differenti target prestazionali che stabiliscono la retribuzione azionaria dei dirigenti Microsoft. Nel documento si legge che, per ragioni di concorrenza, obiettivi e risultati sono espressi in termini di crescita di anno su anno piuttosto che nel numero effettivo di iscritti.
Lanciato nel giugno 2017, Xbox Game Pass è diventato ormai focus centrale della strategia della casa di Redmond legata al mondo dei videogiochi, con oltre 18 milioni di abbonati annunciati a gennaio 2021. In attesa di un nuovo aggiornamento ufficiale, si dice che gli iscritti siano adesso vicini a quota 30 milioni.
Il servizio offre l‘accesso a centinaia di giochi, tra PC, Xbox 360, Xbox One e Xbox Series X/S, accessibili da console, PC e anche smartphone e tablet in modalità Cloud Gaming. La piattaforma è talmente centrale nell’ecosistema Microsoft che tutte le esclusive degli Xbox Game Studios vengono inserite già al Day One e, talvolta, capita anche con giochi indipendenti o di terze parti, come accaduto con i recenti Outriders e Back 4 Blood.