Il dibattito su quanto Xbox Game Pass sia effettivamente sostenibile è sempre molto acceso. In molti si chiedono quanto “costi” a Microsoft tenere in piedi un servizio del genere, capace di offrire, al prezzo di un abbonamento mensile, un vasto catalogo di giochi Xbox, Xbox 360, Xbox One e Xbox Series X/S, includendo persino anche le nuove esclusive al Day One e, talvolta, persino dei titoli di terze parti. È tornato a parlarne Phil Spencer, capo della divisione Xbox in Microsoft, nel corso di un’intervista concessa a Stephen Totilo di Axios.
Xbox Game Pass: un modello pienamente sostenibile, per Microsoft
“Voglio dire, potresti fare i conti su Game Pass“, ha affermato Spencer. “Immagino che tu non sappia quanti abbonati abbiamo o quanto paga ognuno di loro: ma puoi prendere alcune decisioni sulla base di certe informazioni e fare letteralmente i conti su quanto il Game Pass possa eventualmente essere – puoi farlo con qualsiasi parte degli affari. Il Game Pass, tuttavia, è assolutamente sostenibile“.
La crescita di Xbox Game Pass fa parte della strategia dell’azienda, ma non è l’unico obiettivo: “Non si tratta dell’unica cosa che sta crescendo in Xbox. Non è il solo obiettivo dell’organizzazione e, come cosa a sé stante, è molto sostenibile così com’è oggi.”, aggiunge Spencer.
“So che ci sono molte persone a cui piace scrivere che stiamo bruciando soldi in questo momento per avere una qualche futura pentola d’oro alla fine. Non è così. Game Pass è molto sostenibile oggi, mentre continua a crescere“.
L’ultimo dato aggiornato sugli iscritti a Xbox Game Pass risale allo scorso gennaio, quando vennero annunciati oltre 18 milioni di abbonati. Per adesso non ci sono conferme ufficiali sui nuovi numeri, ma i vertici della società, incluso il CEO Satya Nadella, assicurano che il trend è in forte e continua crescita: inoltre, gli abbonati al servizio contribuirebbero ai guadagni della divisione, spendendo il 50% rispetto a chi non è iscritto.