Xbox ci offre spesso degli spunti di discussione interessanti, anche quando si tratta semplicemente dei Games With Gold offerti da Microsoft per febbraio 2021. Il prossimo mese deve ancora iniziare, ma il gigante di giada del gaming ha saputo come mandarci subito in salivazione. Anche stavolta avremo a che fare con cinque nuovi titoli, tra i quali figurano giochi davvero di prim’ordine. Si tratta infatti di Gears of War 5, del remake del primo Resident Evil, di Indiana Jones and the Emperor’s Tomb, di Lost Planet 2 e di Dandara: Trials of Fear Edition. Il valore complessivo si aggira sul centinaio di euro, mentre il Gamescore può aumentare in totale di 4150.
Non si tratta ordunque dell’umile piatto divenuto emblema di Partenope, o dei frutti del fico
Partiamo dallo sparatutto in terza persona di Xbox, Gears 5, come primo dei Games With Gold di febbraio 2021. Il gioco sarà disponibile per l’intera durata del mese, e lo stesso vale per il survival horror di Capcom, ovvero la versione HD del primo Resident Evil. A limitarsi alle due settimane, invece, sarà Indiana Jones and the Emperor’s Tomb, che arriverà il primo del mese per poi sparire dalla circolazione il 15. Il giorno dopo, d’altro canto, a sostituirlo provvederà l’arrivo di Lost Planet 2 e Dandara: Trials of Fear Edition. Intanto, gli utenti Gold già esistenti possono ancora godere di Little Nightmares e Breakdown fino al prossimo mese, mentre Dead Rising resterà in circolazione fino a metà febbraio.
I Games With Gold di Xbox: cinque titoli gratuiti per febbraio, gratuiti ma… cari
Leviamo di mezzo l’elefante in salotto: l’offerta Games With Gold, per chi fosse interessato ai giochi gratuiti per entrare nel mondo del servizio in abbonamento di Xbox, con l’arrivo di febbraio inizia decisamente a farsi più cara. In America, infatti, Microsoft ha annunciato il rincaro del servizio in abbonamento per i nuovi iscritti, che però non influirà sulla cifra che devono sborsare gli abbonati già esistenti. Si tratta di un dollaro, e per noi sarà il suo corrispettivo: una scelta che porta con sé l’effetto – che difficilmente definiremmo collaterale – di rendere il Game Pass molto più appetibile.