Xbox è definibile in tanti modi, ma il dietrofront sull’iniziale – si parla dei tempi della generazione One – avversione ai giochi retrocompatibili è uno dei punti su cui la famiglia di console Microsoft ha dimostrato una considerevole vicinanza ai videogiocatori. La presenza di migliorie sulle console moderne, dai tempi di caricamento alla nitidezza, ha cementato ulteriormente quest’immagine agli occhi del pubblico. Lo abbiamo scoperto ad ottobre, quando è emerso che Fallout 4 avrebbe goduto di un doppio framerate su Series X e Series S, da 30 fotogrammi al secondo a 60. Sebbene non sia nulla di scontato, possiamo aspettarci di vedere dell’altro.
I sessanta fotogrammi al secondo della fuoriserie X/S
Da allora, non abbiamo più sentito nulla sulle possibili migliorie che potremmo aspettarci con i giochi retrocompatibili per Xbox Series X e Series S. A rompere il silenzio è stato Jason Ronald su Twitter, in risposta alla domanda di un fan. Quando “Skyelce” ha chiesto se avremmo avuto altri aggiornamenti sull’aumento del framerate per le nuove console, Ronald si è limitato ad un laconico – ma inequivocabile – “sì”. Per tutti quelli che tra noi ancora amano alcuni dei titoli meno giovani, come ci ricordano i Games With Gold ogni mese, queste non possono che essere buone notizie.
Yes.
— Jason Ronald (@jronald) January 26, 2021
Le migliorie per i giochi retrocompatibili sulle nuove Xbox
Jason Ronald, lo ricordiamo, lavora come direttore del management per la divisione Xbox di Microsoft; ogni conferma, senza annunci ma anche senza segretezza, in merito alle migliorie nel framerate che attendono i giochi retrocompatibili aggiunge ulteriore valore ad un palinsesto già ottimo. Lo scorso ottobre, Microsoft ha parlato di “nuovi metodi e tecniche inedite” per raggiungere i risultati sperati con alcuni titoli, permettendo ai motori di gioco di “renderizzare più rapidamente per garantire un’esperienza fluidissima”. In merito agli altri giochi aggiunti al programma di retrocompatibilità, la priorità resta alta sebbene le sfide tecniche (e, cosa più importante, le licenze) non vadano sottovalutate.