I videogiochi non solo regalano storie al limite della fantasia e dell’immaginazione, ma donano ai propri giocatori soprattutto delle sfide: ti sarà senz’altro capitato qualche volta all’interno di un qualsiasi videogioco di voler, ad esempio, terminare la campagna al livello di difficoltà massimo, sia per pura soddisfazione personale, sia per ottenere un qualche bonus esclusivo in game.
Ad esempio, in Resident Evil 4, se si completa la storia in modalità esperto, si potrà sbloccare l’arma più letale del gioco: stiamo parlando della famosa P.R.L 412, un congegno da indossare direttamente sul braccio di Leon, che va ad eliminare il parassita presente all’interno degli zombie attraverso un raggio laser caricato (simil Metroid).
Con l’avvento dell’amata Xbox 360 vediamo introdotti per la prima volta gli obbiettivi, ovvero delle sfide da portare a termine al fine di acquisire dei punti, ovvero i Punti G, i quali andranno poi a sommarsi a tutti gli altri punti ottenuti dal completamento di altre sfide su altri giochi, volti unicamente a dimostrare una certa dedizione, o abilità del giocatore in sé. La meccanica degli obbiettivi e dei Punti G è stata vista come un premio riservato ai giocatori più dediti, i quali possono finalmente dimostrare al mondo intero quanto tempo e dedizione si possa mettere all’interno di un determinato titolo, spulciandolo nei suoi angoli più profondi.
Se all’interno delle console made in Microsoft possiamo trovare i Punti G, nelle console made in Sony possiamo invece trovare i Trofei, i quali seguono esattamente la stessa meccanica, ma senza punteggio. Ogniqualvolta che un giocatore su PlayStation 3, PlayStation 4 o PlayStation 5 completa un gioco, sbloccando tutti i trofei disponibili, si sbloccherà un ulteriore trofeo finale, ovvero il famigerato Trofeo di platino, volto a dimostrare il completamento al 100% del titolo in questione.
Xbox, perché la distinzione tra Punti G e Trofei? Jason Ronald spiega le motivazioni
Durante una puntata dell’Iron Lords Podcast, Jason Ronald, Director of Project Management presso la divisione Xbox, è intervenuto direttamente sulla questione, dichiarando:
Ci sono alcuni utenti che preferiscono semplicemente giocare in multiplayer. Cosa facciamo per premiarli e mostrare i loro progressi e cose del genere? Ci sono altre persone a cui piace giocare a tonnellate di giochi diversi… E poi ci sono altre persone, come me, che sono completiste e voglio letteralmente fare tutto all’interno di un gioco.
Dalle parole sembrerebbe che non ci sia ancora spazio per l’implementazione di un un ipotetico “obbiettivo di platino” all’interno delle console di casa Microsoft, ma chissà, magari in futuro qualcosa potrebbe cambiare.