Non c’è niente di meglio a volte che mettersi comodi e giocare online con i propri amici per una sfida veloce, o per un po’ di sana competizione. Il gioco multiplayer ha portato tanta innovazione sfruttandone tutti i suoi lati positivi, portando la community a riunirsi e a compattarsi sempre più, facendo nuove conoscenze, organizzando veri e propri team e allestendo raduni ad-hoc per tutti i giocatori che vogliono riunirsi per qualche oretta con i propri compagni di gioco.
Il multiplayer, purtroppo, non è proprio tutto rosa e fiori: se da un lato si può trovare un’esperienza appagante, sia dal punto di vista sociale che videoludico, dall’altra può essere un’esperienza a dir poco frustrante per via di certi giocatori che decidono di rovinare la magnifica esperienza dell’online.
Dai cheater che letteralmente trasformano il gioco in una vera e propria distruzione visiva e uditiva, come accadde ai tempi con Call of Duty 4: Modern Warfare, ai giocatori molesti, che lanciano continui insulti gratuiti, sia in pubblico che privato, a giocatori di ogni tipo, in particolar modo al genere femminile.
A tutte queste brutte problematiche che pregiudicano l’esperienza online, Phil Spencer, capo di Xbox, ha in mente una manovra da attuare che pare tanto semplice… quanto fantasiosa.
Cheater e giocatori molesti? Phil Spencer sembrerebbe avere una soluzione al problema
In un’intervista rilasciata al New York Times, Phil Spencer rilascia dichiarazioni che lascerebbero aprire ad una prospettiva interessante in ambito di anti-cheating e sicurezza, anche se il tutto pare essere abbastanza fantasioso.
Secondo il capo di Xbox, basterebbe includere un ban crossplay, in modo che il giocatore richiamato possa scontare la sua punizione non solo in locale, ma a livello globale. L’iniziativa risulterebbe interessante, anche se di difficile applicazione, in quanto bisognerebbe riorganizzare l’intero sistema di controllo, il che non può essere certo fatto dall’oggi al domani.
Queste le sue parole:
Quando un utente viene bannato da uno dei nostri network, si può bannare anche su altri? Si può trasferire la lista di utenti bannati da una piattaforma all’altra.
Una soluzione certamente interessante, ma che non troverebbe un’applicazione immediata, dalla non facile costruzione.