Ormai Xbox ci ha abituati a questo, un ritmo lento, quasi come se il gigante marchiato Microsoft nascondesse sempre qualcosa sotto il cappello: un’idea nel cassetto, un progetto incredibile e super segreto oppure una grande mossa lato acquisizioni (quella di Activision sicuramente fu una grande sorpresa), senza però mai affondare del tutto la lama.
Dall’alto dello strapotere economico dei signori di casa Redmond infatti, poco si vede da molto tempo. Sto parlando di fatti concreti, titoli, grandi IP, progetti super ambiziosi. Ogni volta sembra sempre di essere a un passo dalla grande svolta ed ecco che arriva l’inciampo: un lancio sbagliato, un tradimento delle aspettative come quando nella tua testa ti dici “tutto qui?”. L’effetto “wow “al quale ci ha abituato Sony (parlo della diretta concorrente) raramente ha visto Xbox come protagonista.
Qualcosa (a volte) va storto
Ti ricordi di Scalebound? Quel titolo rpg fantasy sviluppato da Platinum Games con un casting di assoluto livello che dopo 4 anni di sviluppo…puf! Cancellato? Quello fu un brutto colpo per tutti coloro che speravano in un grande progetto capace finalmente di innescare una vera e propria concorrenza nei confronti delle grandi IP di casa Sony (potremmo andare avanti ancora, ma diventerei noioso).
Da allora non è cambiato molto, o meglio non come pensavamo. E’ arrivato il Game Pass che, a modo suo, ha stravolto il mercato videoludico, portando il concetto di servizio a dei livelli mai visti: riprogettando un modello di business e offrendo sicuramente una valida alternativa ai giocatori che oggi con appena 9.99 euro al mese (lo so, a breve diventeranno 10.99) hanno a disposizione un parco titoli di assoluto valore. Senza dubbio le grandi mosse di Xbox hanno interessato i servizi più che i giochi in sé (senza che nessuno si offenda troppo, Hi-Fi rush è un bel gioco, però, ecco, non ha quella forza bruta che ti permette di portare avanti la fiaccola).
Chiunque sia stato al passo con gli avvenimenti dell’industria dei videogiochi per un periodo di tempo considerevole ti dirà che è meglio mantenere basse le tue aspettative. Il recente disastroso lancio di Redfall (del quale lo stesso Phill Spencer ha manifestato delusione) è più che sufficiente per sollevare dubbi sulla capacità di Microsoft di competere con l’eccellente catalogo di giochi proprietari di PlayStation nonostante, obiettivamente, il servizio a supporto di tali giochi sia inferiore. Se sei un giocatore Xbox avevi bisogno di buone notizie. Fortunatamente, Xbox Games Showcase ha portato in dote esattamente questo.
Circa due dozzine di nuovi giochi hanno fatto il loro debutto allo Showcase, la maggior parte dei quali aveva date di uscita previste per la fine del 2023 e “l’inizio” del 2024. Non sorprende che la stragrande maggioranza di questi giochi sarà su Xbox Game Pass il giorno del lancio. Salvo svolte inaspettate, ci possiamo aspettare di vedere Payday 3 , Forza Motorsport, Persona 5 Tactica, Starfield , Jusant , The Lamplighters League, Lies of P e Cities: Skylines 2 su Xbox Game Pass entro la fine di quest’anno (decisamente non male direi).
Starfield potrebbe aprire la strada al miglior anno di Xbox?
Naturalmente, il gioco sulla bocca di tutti ora è Starfield. La presentazione di Starfieldè stata lunga quasi quanto il resto dell’Xbox Showcase: con circa 45 minuti di filmati che hanno mostrato la personalizzazione del personaggio e della nave, le meccaniche di combattimento, l’esplorazione e altro ancora, con alcuni commenti aggiunti da diversi sviluppatori Bethesda. Se dobbiamo credere all’ampia quantità di filmati di gioco, Starfield non sarà solo il gioco più ambizioso di Bethesda fino ad oggi, ma sarà il gioco che definirà ciò che questa generazione di console potrà ottenere dal punto di vista tecnologico (inclusi i PC di pari potenza). Preso singolarmente Starfield sarà un titolo con una serie di elementi di personalizzazione di navi e armi, combattimenti spaziali con di abbordaggio, elementi ruolistici, fisica, vastità e varietà di portata fino ad oggi mai visti.
Bethesda (da ciò che sappiamo) sembra aver mostrato una buona dose di saggezza nell’aver cercato di alternare delle meccaniche molto solide e collaudate da tempo, con la capacità di spingerle al massimo del loro potenziale (per portata, dimensione e fatica spesa). Starfield sarà essenzialmente il culmine di decenni di sogni e fantasie sull’esplorazione dello spazio.
Non sarà certo il primo gioco a esaudire questo sogno ereditario dell’umanità, ma questa è forse la prima volta nella storia dei videogiochi, dove tutte queste numerose meccaniche di gioco saranno unificate in un unico pacchetto all’interno di un titolo che, forse la cosa più importante, sarà comunque perfettamente accessibile anche a un pubblico occasionale.
Detto ciò, Starfield è un gioco Bethesda e i giochi Bethesda sono notoriamente capricciosi. I potenziali problemi che potrebbero sorgere in un gioco che fa impallidire Skyrim, Fallout 4 e Fallout 76 per dimensioni e complessità sono dietro l’angolo. Starfield richiederà almeno 125 GB di spazio su un SSD per funzionare su un Pc. Skyrim , Fallout 4 e Fallout 76 combinati richiedono 122 GB di spazio in totale messi assieme. La portata e la grandezza (non smetterò di ripeterlo) di un progetto simile metterà a dura prova le capacità di Bethesda nei mesi successivi al lancio (non ho alcun dubbio su questo).
In definitiva, se Starfield soddisferà o meno le aspettative è irrilevante. Il problema maggiore è che non saremmo mai dovuti arrivare al punto in cui la reputazione di Xbox si sarebbe dovuta basare sul successo di un singolo gioco. Ricordo che, partendo da giugno 2022 (escludendo Redfall) sono usciti Pentiment, Hi-Fi Rush e Grounded come titoli Xbox proprietari. Sono titoli molto buoni sia chiaro, ma se consideriamo i giochi lanciati nello stesso periodo su altre piattaforme e tenendo conto della quantità di denaro e di forza lavoro specializzata di talento a cui Xbox ha accesso, non possiamo che esprimere delusione.
I prossimi passi
Se c’è un lato positivo in tutta questa storia è senza dubbio dovuto al il Game Pass che ha saputo ha saputo attirare una vasta coltre di sviluppatori di terze parti interessata a sfruttare le opportunità che si celano attorno al servizio di Microsoft. Sono stati in molti infatti a presentarsi all’Xbox Games Showcase in virtù delle opportunità che il servizio offre in quanto vero e proprio trampolino di lancio per coloro che hanno bisogno di farsi notare. Phill Spencer ha annunciato in un’intervista successiva all’evento che ciò che abbiamo visto all’Xbox games showcase è solo una parte delle tante collaborazioni alle quali stanno lavorando e che per il 2024 avremo sicuramente altri annunci.
Certo è che vedere titoli come Atlus, Ryu Ga Gotoku e Thunder Lotus continuare la loro collaborazione con Game Pass offrendo e garantendo una certa dose di varietà e qualità è un dato da non trascurare e che, almeno qui, non possiamo fare altro che alzare le mani. Dunque Xbox sa rendersi attrattiva proprio grazie all’infrastruttura che è riuscita a creare, se pensiamo che tutto questo è nato dalle macerie causate dagli errori strategici della precedente generazione videoludica (Xbox One) possiamo senza dubbio dire che dalle parti di Redmond hanno imparato la lezione.
Non resta dunque attendere che da questa infrastruttura solida inizino a fiorire delle rose, il primo passo decisivo porta la data del 6 settembre di quest’anno con l’arrivo di Starfield.
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