Nel 2020, il mondo è caduto in ginocchio a causa della pandemia di coronavirus. Quando i casi hanno iniziato a diffondersi in tutto il mondo molti paesi si sono bloccati, costringendo le aziende non ritenute essenziali a chiudere baracca e burattini. Ovviamente, queste chiusure forzate hanno coinvolto anche le aziende del settore videoludico, intaccando così anche la produzione della nuova generazione di console, come appunto Xbox Series X e Xbox Series S.
La lotta di Xbox contro la pandemia
“Tutti hanno un piano, fino a quando una pandemia globale non ti colpisce dritta in faccia”
Queste sono state le parole di Jerret West, capo del marketing Xbox, durante un’intervista a Bloomberg. Nessuno, nemmeno il governo, poteva prevedere e gestire in modo appropriato una pandemia inaspettata, che ha causato 10,3 milioni di nuovi casi e 240 mila morti, almeno secondo le stime del New York Times.
Con i dipendenti costretti a casa a causa della chiusura forzata di Microsoft, l’azienda ha dovuto trovare nuovi modi per consentire ai dipendenti di lavorare in modo efficiente. In un comunicato stampa, Bloomberg scrive di come Microsoft abbia dovuto rivedere e aggiornare completamente la propria azienda, implementando una nuova infrastruttura di rete e utilizzando strumenti di cloud computing.
Oltre al reparto hardware, anche lo sviluppo dei giochi ha subito un forte calo poiché ruoli specifici dipendevano da attrezzature e tecnologia che erano disponibili solo nei loro studi. Di tutta riposta Microsoft ha ridistribuito la sua app di sviluppo in cloud, xCloud Dev, che ha consentito di testare e creare giochi direttamente su internet. Grazie a quest’app molti team di sviluppo hanno avuto la possibilità di programmare direttamente all’interno delle proprie case, accedendo all’hardware di fascia alta presente in ufficio, tutto questo grazie ai potentissimi server dell’azienda americana.
“Quasi 60 studi, inclusi alcuni Microsoft […], hanno utilizzato questo strumento per sviluppare e testare i propri giochi. Microsoft lo ha utilizzato anche per correggere bug presenti nell’hardware.”
I dipendenti di Turn 10 Studios, lo studio dietro Forza Motorsport, lavoravano anche da casa, ma quando divenne palese che non sarebbero potuti tornare nei propri uffici nel breve periodo, lan Hartman, vicepresidente dello studio, disse ai dipendenti di andare in ufficio, prendere ciò di cui avevano bisogno e portarlo a casa.
“Ho visto personalmente i miei dipendenti che ammassavano decine di chili di attrezzature nei portabagagli e nei sedili posteriori delle loro auto.”
Nonostante ciò, il prossimo capitolo di Forza Motorsport non ha ancora una data di uscita, come spiega Hartman:
“È come melassa tra gli ingranaggi; [la pandemia] rallenta tutto”.
Lo stesso Phil Spencer, ha rilasciato una dichiarazione alla redazione di Bloomberg.
“Il lancio di Halo in contemporanea con l’uscita della nuova Xbox sarebbe stato per noi un trionfo”.
Halo Infinite doveva essere uno dei titoli di lancio della nuova Xbox Series X/S, ma purtroppo il gioco non solo è stato rimandato ma nell’ultimo periodo, il director ha deciso di dare le proprie dimissioni. Nonostante questa lunga serie di sventure, Phil Spencer ritiene che il nuovo periodo di lancio di Halo Infinite potrebbe avvantaggiare la società:
“La nuova data di lancio di Halo Infinite potrebbe favorire Microsoft, soprattutto se può aiutare a vendere più console quando l’offerta raggiungerà la domanda.”
Questa è senza ombra di dubbio un ottima affermazione da parte del capo di Xbox. Aspettare che la produzione decolli e che l’ingranaggio del mercato riprenda a girare correttamente potrebbe essere un ottima idea. In questo modo il lancio di Halo Infinite potrebbe catturare l’interesse di migliaia di videogiocatori che erano rimasti senza console per colpa dei pochi preordini.
Questa pandemia non ha arrestato l’avvento della nuova generazione videoludica, che è iniziata ufficialmente il 10 novembre con l’uscita di Xbox Series X e Xbox Series S. Resta connesso con iCrewPlay per vivere al massimo questa 9a generazione del mondo videoludico.