Secondo le dichiarazioni fornite da Phil Spencer già in passato, e confermate recentemente da Microsoft, una Xbox VR non è nei piani della compagnia per l’immediato futuro. La preferenza va all’evoluzione del comparto games e software, lasciando potenzialmente la strada libera a Sony per imporsi in questo segmento di mercato.
Xbox VR: Microsoft non ha piani per investire sulla realtà virtuale
Xbox VR sembra dover rimanere solo una possibilità che i player appassionati di realtà virtuale non vedranno realizzarsi per molto tempo. Effettivamente il gaming mondiale ha registrato una crescita economica impressionante negli ultimi decenni – e una grande accelerazione negli ultimi anni – con risultati positivi che hanno riguardato la tecnologia VR come sottoinsieme di una cultura videoludica sempre più mainstream.
Quest’ultimo aspetto ha anche dei lati negativi, come l’adeguamento di molti colossi e software houses (a cominciare da Sony) ai dettami dell’odioso politically correct – con annessa censura sistematica (e ipocrita nel riguardare il solo corpo femminile) – e il tendenziale allineamento delle esperienze gaming su binari lontani dalla sperimentazione.
La VR ha raggiunto grandi passi avanti in un mercato non semplice, eppure come già sostenuto dall’Head di Xbox Phil Spencer, Microsoft preferisce concentrarsi sullo sviluppo della propria community videoludica partendo dal lato forse più debole dell’offerta della casa di Redmond negli ultimi anni: i giochi. Con un peso massimo come Halo Infinite in arrivo in dicembre prossimo, credo in effetti che questa sia la miglior rotta da seguire per Xbox.
Le pecche di una tecnologia ancora all’alba del suo sviluppo
Personalmente ritengo che la VR – i cui progressi sono stati lodati da Microsoft così come il lavoro svolto da Sony, Valve ed altri Player importanti di questo settore – sia una bella sfida, la quale ancora ai giorni nostri non propone un intrattenimento abbastanza user-friendly e di grande appeal per il mercato casual.
Ecco spiegata la direzione del colosso americano: ci sono dei bei titoli, ma i visori ad oggi in commercio propongono un’esperienza non priva di difetti e discomfort, fra i quali il peso del visore e la qualità dell’immagine.
Lo stesso Spencer aveva già affermato di credere che il settore si evolverà nei prossimi anni, ma l’opinione di chi scrive è che la compagnia stia imboccando la strada giusta: l’entusiasmo che personalmente percepisco attorno a un prodotto comunque rimarchevole come PS VR (capace di far provare la realtà virtuale a un prezzo molto più contenuto rispetto alla concorrenza) non giustifica ancora investimenti da parte della compagnia in tale settore.
Credo che al momento attuale l’investimento da tenere assolutamente in primo piano sia ancora quello per ampliare e diversificare il parco esclusive, e potenziare ancora di più una killer application come Xbox Game Pass.