Sviluppato e pubblicato da SOFTSTAR e DOMO Studio in sinergia con EastAsiasoftLimited e Yooreka Studio, Xuan Yuan Sword 7 è un action GDR in 3D legato al folklore dell’antica Cina e appartenente a una lunga saga ingiustamente sconosciuta e che solo di recente è approdata sulle nostre console. Dopo aver recensito la sua prima apparizione su console, siamo tornati a vestire i panni di Taishi Zhao su Nintendo Switch e questa è la nostra nuova recensione.
Xuan Yuan Sword 7: il ritorno di Taishi Zhao
Prima di approfondire i dettagli narrativi di questo settimo capitolo della saga Xuan Yuan Sword, è bene informare che la versione per Nintendo Switch, seppur uscita in ritardo rispetto a quella delle altre console (la cui pubblicazione è avvenuta nel corso del 2021) non presenta alcun elemento inedito o extra rilevante. Rimane però un’aggiunta intrigante per la console Nintendo e che porta con sé una trama e un’esperienza ludica da non sottovalutare.
Un po’ come Final Fantasy, anche Xuan Yuan non richiede conoscenze pregresse e per questo motivo il fatto che siamo dinanzi al settimo capitolo della saga non deve spaventare. La storia di Zhao è infatti interamente e completamente godibile anche per chi si approccia per la prima volta al mondo reinventato da SOFTSTAR. Nel dettaglio, tale mondo è l’antica Cina, la cui linea storica è stata modificata e infarcita da elementi folkloristici e fantasy che rendono il tutto ancora più identitario e interessante.
Come anticipato, il protagonista assoluto delle vicende è un tale Taishi Zhao, uno spadaccino sventurato e dal passato turbolento. Da giovane, infatti, si è visto uccidere gran parte della famiglia e del suo stesso villaggio. Un preludio a una pace promessa dal neo-Imperatore ma che non è mai realmente avvenuta. Anzi, con un salto di 10 anni, ci ritroviamo ad assistere a una Cina flagellata da eventi nefasti: da creature mostruose a lotte interne e politiche passando per strani presagi.
In tutto ciò, a fare da “faro di speranza” c’è una strana pergamena che calamita l’attenzione di tutti e che sembra essere legata allo stesso Zhao. Tra conflitti politici (di cui bisognava approfondirne maggiormente la lore) e lotte dall’epicità crescente, Xuan Yuan Sword 7 si difende discretamente bene offrendo un’esperienza fortemente lineare ma dal taglio cinematografico. Impreziosito da un cast ben variegato e dettagliato.
Il canovaccio narrativo stesso soddisfa e appaga salvo per alcune zone d’ombra, dei non detti e dei momenti in cui le spiegazioni sembrano troppo fugaci e azzardate. Xuan Yuan Sword 7 narra una storia nuova sfruttando un folklore mai troppo abusato o conosciuto e riuscendo a coinvolgere e trascinare fino alla fine con un ritmo sostenuto e coinvolgente.
Un action in bilico tra ieri e oggi
Xuan Yuan Sword 7 va leggermente controcorrente e se Final Fantasy XVI (di cui puoi leggere la nostra recensione) propone vaste aree esplorabili con dungeon labirintici e sviluppati anche verticalmente, il titolo SOFTSTAR si rannicchia in percorsi lineari dal sapore molto simile a quello di un Final Fantasy XIII, volendo restare in casa Square Enix. Non è un male e in realtà, ci sono anche aree dal respiro più ampio e dalla struttura più articolata.
Ma Xuan Yuan Sword 7 rimane un titolo dall’ossatura nostalgica e solida, impiantato in un susseguirsi narrativo prescritto e che si dipana in aree a loro volta concatenate fino ai titoli di coda. C’è poco spazio per esplorare e per cercare collezionabili o altro. Qui si combatte (in tempo reale) continuamente fino alla cut-scene successiva per poi ripetere il ciclo.
Una struttura “vecchia” ma che funziona e che trova la sua varietà sconfiggendo la ripetitività nel gameplay stesso e, nel dettaglio, in un combat system vario e appagante, veloce e che restituisce un feedback immediato anche su Nintendo Switch, evidenziando un buon lavoro di trasposizione. Sia chiaro, Xuan Yuan Sword 7 non offre chissà quale novità sul versante ludico, limitandosi a un sistema di combo leggere e pesanti, un dash e una capriola dal retrogusto souls-likeiano.
C’è però da dire che il sistema di combattimento può essere leggermente personalizzato potendo intervenire sulla tipologia di arti marziali che si vuole padroneggiare e che può renderci più o meno veloci e/o aggressivi. E a queste si vanno ad aggiungere “abilità magiche” che rendono il tutto ancora più vario dando vita a scontri che sapranno regalare diverse soddisfazioni.
Tale elemento magico che va dal rallentamento del tempo alla possibilità di intrappolare un gruppo di nemici, offre occasioni intriganti di affrontare un bestiario di nemici di tutto rispetto. E a darci man forte non saremo comunque da soli. Zhao può contare su un paio d’alleati, guidati dal gioco stesso, che proveranno, nel loro piccolo, a farci da supporto oltre che da compagni di viaggio con tanto di dialoghi, osservazioni e anche qualche lieve e gradevole battuta.
La curva di difficoltà del titolo si attesta nella media con rari picchi riscontrati soprattutto nelle fasi finali. Da segnalare che Xuan Yuan Sword 7 ha anche il sistema di salvataggio ancorato al “passato” con la possibilità di salvare manualmente solo in determinati punti e un salvataggio automatico non sempre chiaro e affidabile. Oltre al combattimento, che ricopre la maggior parte del tempo e dell’esperienza stessa, ci sono anche dei piccoli enigmi, minigiochi e persino dei QTE.
Nulla di trascendentale o innovativo ma sono elementi che, messi insieme, riescono a non far stancare mai e anzi, rendono il viaggio di Zhao e amici sorprendentemente gradevole ed efficace. E che dire delle personalizzazioni con relativo sistema di crafting? Oltre a potenziare le combo e le nostre abilità, potremo anche perfezionare l’equipaggiamento, migliorandolo e perfezionando la nostra strategia sul campo di battaglia.
Grafica e sonoro
Graficamente parlando, Xuan Yuan Sword 7 si difende discretamente bene anche su Nintendo Switch. Certo, in modalità portatile, il titolo compie diversi sacrifici ma in doc il titolo è solido e, salvo qualche rallentamento/caricamento o fugace pop-up (con tanto di ritardo di caricamento delle texture), l’esperienza permane godibile al pari della sua precedente uscita. Ricordiamo, infatti, che il titolo è del 2021 e già ai suoi esordi non brillava per una grafica particolarmente al passo coi tempi (anzi, alcuni ambienti sono spogli e che dire dei muri invisibili per linearizzare i percorsi?).
Ciò non toglie che i personaggi sono dotati di una buona espressività, complice un doppiaggio di alto livello. E parlando di sonorità, l’intera colonna sonora di Xuan Yuan Sword 7 saprà catturarti e coinvolgerti, risultando particolarmente azzeccata nel suo mutare, adattandosi agli eventi su schermo in modo coerente. Peccato per la totale assenza della lingua italiana, assente anche nei sottotitoli. Si tratta di un’opera dov’è c’è abbastanza da leggere ed è richiesta una buona conoscenza della lingua inglese.