Il primo titolo di Yooka-Laylee ha creato sentimenti contrastanti all’interno della community, ma il nuovo capitolo: Yooka-Layle and the Impossible Lair riesce a convincere, forse anche per il cambio di formula dal team di sviluppo di Playtonic Games.
Salvare le api
In questo nuovo capitolo di Yooka-Laylee, i due amici saranno alle prese con Capital B, il quale vorrà soggiogare tutte le api per schiavizzarle utilizzando la terribile arma di nome Hive Mind e conquistare il mondo. La regina delle api, Phoebee, chiederà aiuto ai due giovani protagonisti per risolvere la situazione.
L’unico modo per sconfiggere Capital B è raccogliere le varie Beettalion che lui ha catturato e intrappolato in bocce di vetro e sparse nei vari livelli che giocheremo.
Una trama molto semplice, contornata da dialoghi che possono essere bellamente saltati, in quanto non sono importanti, ma è sempre divertente leggerli grazie all’ironia dei personaggi.
Gioco nel gioco
Yooka-Laylee and the Impossible Lair è un titolo che si struttura in due fasi principali: i livelli e la mappa di gioco che funge da HUB.
La mappa è completamente esplorabile e propone un sacco di cose da fare, oltre che i livelli standard. Si trovano delle difficoltà nel raggiungere i vari scenari che dovremo affrontare, ma ecco che arriva in nostro aiuto Pagie, una pergamena, la quale tramite un potere magico riesce a modificare la mappa (ad esempio se il livello si trova in un punto molto alto, abbasserà quell’altura) in modo da permetterci di continuare la nostra avventura, ma ad un prezzo: dovremo battere i livelli sfida da lei proposti. Questi consistono nello sconfiggere un determinato numero di nemici.
Ultimo ma non meno importante: i tonici, che permettono di ottenere determinati bonus quando si videogioca, come l’aumento in percentuale dell’ottenimento delle piume che si raccolgono. Per esempio: se si dovessero raccogliere X piume, e si fosse scelto di utilizzare un certo tonico prima dell’inizio del capitolo, allora si otterranno più piume durante il calcolo che avviene alla fine.
A volte ci ritroveremo bloccati, invece, da enormi cancelli chiamati Paywall. Per passare dovremo (lo si intuisce dalla parola stessa) pagare utilizzando come valuta le monete che si raccolgono durante i livelli “normali”, un ottimo modo per aumentare la rigiocabilità del titolo.
Ma arriviamo adesso al “gioco principale”: i Capitoli. Non sono altro che i livelli platform sparsi per la mappa, chiamati così perché sono rappresentati da libri aperti. Questi sono davvero molto classici (baratri da saltare, nemici da evitare, piattaforme che si muovono), ma per trovare tutto bisogna esplorare molto, con il rischio di prendere danni: pensa ai due protagonisti come un unico essere, nel momento in cui si fallisce un salto oppure un nemico riesce a colpirci, il nostro amico pipistrello inizierà a volare lontano da noi, questo significa che abbiamo perso la vita che era legata a lui. A questo punto abbiamo due opzioni: cercare di riacchiapparlo saltandoci contro oppure andare avanti, ma non preoccuparti, all’interno del capitolo c’è sempre una campanellina con le ali da pipistrello, se la si suona, il nostro fidato compagno tornerà subito da noi.
I capitoli spingono all’esplorazione anche grazie alla presenza di numerosi checkpoint, rappresentati da telecamere. Infatti è risultato difficile morire e ricominciare l’intero capitolo, proprio perché nel caso dovesse succedere, si ricomincerà dall’ultimo punto di salvataggio da cui si è passati.
Esplorando è possibile trovarsi davanti a porte chiuse e bisognerà avere una chiave per aprirle, si scoveranno dei punti segreti ma soprattutto, attenzione perché “ai livelli piace cambiare”. Ciò che intendo è presto detto: tornando alla mappa, a volte si dovranno gettare addosso a questi libroni aperti delle bombe di ghiaccio o farli bagnare da fiumiciattoli. Cosa succede in questo caso? Il livello cambierà aspetto e si troveranno nuove cose, è praticamente un livello nel livello.
La difficoltà del titolo è onesta: nè troppo difficile, ma nemmeno semplicissimo. Ci sono piccole sfide man mano che si va avanti, ma nulla di insormontabile oppure ingiusto. Bisogna tirare solo fuori l’abilità di platformer, ciò non significa però che un neofita del genere rimarrà bloccato per sempre in un loop di trial and error.
Cosa può fare il nostro camaleonte per sopravvivere? Saltare sui nemici (o usarli come trampolini), prendere degli strani frutti per poi lanciarli addosso ai nemici (utilizzando il tasto R1) e soprattutto rotolarci contro (tasto quadrato) per abbatterli come birilli su una pista da bowling!
L’unico lato negativo è forse l’avere questi capitoli troppo in progressione. Mi spiego: i livelli salgono “di difficoltà” man mano che si va avanti, il problema è che questa progressione è talmente lenta che pare di giocare livelli troppo simili tra loro, anche se ovviamente non è così. Ma a colpo d’occhio sembrano indistinguibili l’uno dall’altro.
Poco ma buono
Dal punto di vista tecnico non c’è molto da dire. I caricamenti non sono per niente lunghi, le musiche sono tutte molto azzeccate, forse solo quella di Pagie è un po’ anticlimatica vista la sua forte influenza anni ’80, mentre il resto delle tracce sono divertenti e cartoonesche.
Non ho notato cali di frame, e gli sviluppatori sono riusciti a tirare fuori il meglio dal motore grafico Unity, riuscendo a creare degli ambienti diversi tra loro, ma senza andare troppo nello stravagante. In un certo senso hanno voluto mostrare ciò che sapevano fare, senza strafare.
Per quanto riguarda invece le animazioni, sono poche ma realizzate davvero bene, risultano integrate benissimo e soprattutto fluidissime. Nulla di negativo da dire.
Un titolo da avere
Direi che il team di sviluppatori di Yooka-Layle and the Impossible Lair hanno davvero fatto progressi con questo piccolo passo indietro. Sono riusciti a trasformare quello che poteva essere “uno dei tanti” in qualcosa che potrebbe essere ricordato.
È sicuramente un titolo da avere sui propri scaffali, siano essi fisici o digitali, non importa. Che tu sia amante del genere o preferisca un altro, oppure ancora se vuoi regalare un gioco ai tuoi figli, questo è titolo che fa per te.