Tra i generi più apprezzati all’interno del panorama videoludico si può trovare sicuramente il racing. I racing game sono titoli attraverso cui il giocatore può salire sul proprio bolide a quattro ruote e sfrecciare tra i vari circuiti disponibili. I massimi esponenti del genere sono Gran Turismo, la serie Forza oppure i classici Crash Team Racing e Mario Kart.
Ogni titolo varia naturalmente a causa di molteplici fattori, i quali sono in grado di dare una certa forma e sostanza al videogioco in sé, rendendolo unico e diverso da tutti gli altri, come può essere Turbo Golf Racing per esempio. Un titolo senz’altro divertente e impegnativo è You Suck at Parking, sviluppato dallo studio indie belga Happy Volcano.
In You Suck at Parking i giocatori potranno trovare sfida, ostacoli, tante auto, personalizzazioni… e circuiti labirintici! Le gare non sono di quelle classiche: come suggerisce il titolo, l’obiettivo sarà riuscire a parcheggiare entro il tempo limite in una certa area di gioco evitando tutti gli ostacoli sul terreno: credi d’essere in grado di superare la sfida?
You Suck at Parking: quando il parcheggio non è un punto d’arrivo… ma solo l’inizio!
Leggendo la terminologia racing game viene subito in mente l’odore della benzina, il suono degli pneumatici che sfregano sull’asfalto, telai mozzafiato, alettoni e piloti che mettono alla prova la loro abilità fino all’ultimo giro: in You Suck at Parking tutto ciò non esiste. Non si gareggia su un circuito con altri piloti e non si vince tagliando il traguardo per primi: qui l’arte del parcheggio è ciò che conta davvero, solo chi saprà parcheggiare la propria auto schivando tutti gli ostacoli è degno d’essere considerato vincitore! Lo studio che ha sviluppato il titolo ha definito il proprio gioco come un “racing and fly game”… non si potrebbe essere più d’accordo!
You Suck at Parking gode di due modalità:
- Campagna;
- Gioco online.
Selezionando la modalità Campagna ci si ritroverà all’interno di un piccolo arcipelago attraverso cui accedere, tramite dei piccoli portali, a delle sfide da portare a termine in giocatore singolo: lo stile ricorda molto la storia in single player del vecchio Crash Team Racing. Le sfide saranno davvero tante e di varia difficoltà, raggruppate attraverso l’esplorazione di tre diversi biomi.
Selezionando la modalità Gioco online, invece, si potrà accedere a una sfida suddivisa in quattro round, dove potranno affrontarsi fino a un massimo di otto giocatori all’interno di un circuito chiuso, colmo di insidie: chi riuscirà a parcheggiare più velocemente in tutte le aree predisposte, entro un limite di tempo, otterrà 10 punti per essersi guadagnato il primo posto nella prima manche, e così via a scalare punti e posizioni fino a ottenere una classifica finale completa e dettagliata, in una vittoria raggiungibile ottenendo più punti possibili su un massimo di 40.
Il perno principale del gioco è la sua difficoltà. I livelli iniziali sono da considerarsi di riscaldamento, fino ad arrivare alle sfide vere e proprie che possono essere considerate delle prove di resistenza per i nervi dei giocatori. Ogni livello si svolgerà all’interno di un piccolo circuito chiuso (eccetto rari casi in cui i circuiti sono decisamente più ampi) in cui saranno sparse varie insidie. Gli ostacoli possono essere semplici mine, getti di fuoco che incendieranno l’auto, guantoni da boxe caricati a molla che lanceranno l’auto fuori percorso, macigni di fuoco incandescenti, reti elettriche, missili e chi più ne ha più ne metta.
I livelli sono strutturati in maniera decisamente intelligente, con nulla lasciato al caso: se un oggetto o un ostacolo è posizionato in un dato punto c’è un motivo, questi ultimi mirano a far apprendere al giocatore una certa abilità o capacità, utile per procedere nelle sfide successive. Alcuni livelli possono dare del vero e proprio filo da torcere: bisognerà imparare il circuito, la tempistica con cui gli ostacoli influiscono e come possono farlo. Sotto questo punto di vista, You Suck at Parking è decisamente stimolante.
Una vera e propria dipendenza: non si può farne a meno!
Il titolo sviluppato da Happy Volcano crea una vera e propria dipendenza: la voglia di ripetere i livelli fino a ottenere un punteggio perfetto, le partite veloci che durano un massimo di 30/40 secondi, le sfide in multiplayer e il settore dedicato alla personalizzazione non lasceranno scampo a nessun giocatore.
Il titolo si fa giocare da solo grazie alle sue semplici meccaniche: prendere dimestichezza con l’ambiente di gioco sarà piuttosto semplice. L’handicap principale è racchiuso in un piccolo fattore: non si potrà infatti effettuare retromarcia o fermarsi completamente, fare ciò porterebbe al game over. Imparare il pattinaggio e regolarsi tra acceleratore e freno diventerà una skill di primaria importanza, indispensabile per superare determinate zone in cui la velocità massima, per quanto il tempo possa essere tiranno, non sarà quasi mai la scelta migliore.
Grazie a tutta questa serie di fattori il titolo assume una certa longevità, che potrebbe addirittura svilupparsi ulteriormente grazie allo studio indie stesso: un editor per livelli personalizzati, con seguenti sfide e regole scelte dai giocatori stessi per poter giocare online, ad esempio, garantirebbe un numero di ore aggiuntive non indifferente.
Comparto grafico semplice, ma d’impatto!
Sebbene il titolo di Happy Volcano non abbia un comparto grafico molto ricercato, quest’ultimo riesce perfettamente ad adattarsi alla natura del titolo stesso: probabilmente un tipo di grafica diversa, magari più realistica, avrebbe snaturato il titolo in sé. I colori sono decisamente sgargianti, le sfumature utilizzate sono molto appaganti alla vista e in sessioni prolungate di gioco quest’ultime non portano a fastidi di alcun tipo, fattore decisamente importante.
La colonna sonora è molto stimolante, sebbene sia strutturata e sviluppata su un piano piuttosto semplicistico. Si può dire che nell’insieme il titolo sia “complessamente semplice” grazie alle sue varie dinamiche e a ciò che promette col lavoro già svolto e disponibile alla prova di tutti.
Non è tutto oro quel che luccica: qualche accorgimento in più avrebbe fatto la differenza
Nonostante il titolo possa vantare di un’atmosfera decisamente unica e invitante, all’atto pratico non si rivela perfetto: saranno diversi infatti i problemi che si potranno riscontrare di tanto in tanto durante le sessioni di gioco. Un determinato aspetto che mi ha fatto particolarmente storcere il naso è il rallentamento della lettura dei comandi in fasi di gioco più “ricche”: se un livello dovesse essere particolarmente ricco di dettagli tutta l’azione rallenterà e andrà a scatti, con la conseguente lettura erronea dei comandi che risulterà pesante e legnosa.
Durante sessioni prolungate o sfide che richiedono un impegno decisamente più elevato, questa componente si rivela particolarmente incisiva e potrebbe portare, purtroppo per il giocatore, alla perdita di progressi e conseguente game over.
Arriva la Stagione 2: Inferno!
Come già detto in precedenza, se Happy Volcano deciderà di supportare a dovere fin dal lancio il proprio titolo, quest’ultimo potrà diventare un grosso candidato per uno dei giochi più utilizzati online. Dopo il suo debutto sul mercato avvenuto il 14 settembre, You Suck at Parking inizia a mostrare i muscoli grazie all’introduzione della Stagione 2: Inferno.
Questa stagione porterà con se dei livelli a dir poco, nemmeno a farlo apposta, infernali, dall’elevatissima difficoltà: non basterà un pomeriggio per completare una singola sezione all’interno della modalità Campagna, a meno che tu non sia già un parcheggiatore esperto. In arrivo tante personalizzazioni a tema dinosauri con annessi livelli in multiplayer e una nuova modalità che faranno divertire non poco. Un nome, una garanzia: sarà un vero e proprio inferno affrontare le nuove sfide introdotte: sei pronto a parcheggiare?
You Suck at Parking: che il divertimento abbia inizio!
You Suck at Parking è quel titolo che non stanca mai: tanti gli stimoli, tante le sfide e divertenti le partite online… e si tratta solo della base. Con l’arrivo della Stagione 2: Inferno si vedrà cos’ha in serbo Happy Volcano per il suo titolo e come inizierà a modellarlo col passare del tempo, rendendolo ancora più ricco e interessante. You Suck at Parking è disponibile per Microsoft Store (disponibile dal day one su Xbox Game Pass) e Steam al prezzo di €19.99.