Con Young Souls ci troviamo davanti a un titolo che, a una prima e fugace occhiata, potrebbe non dire niente al giocatore, ma una volta preso il pad in mano inizia a divertire e coinvolgere in un modo che non ti aspetti. Stiamo parlando di un gioco di ruolo action con dinamiche hack & slash, sviluppato dallo studio 1P2P e pubblicato da The Arcade Crew, arrivato il 10 marzo scorso su PlayStation 4, Xbox One, Nintendo Switch e PC tramite Steam, e del quale non possiamo che essere felici per il risultato finale ottenuto.
Young Souls: a cavallo fra due mondi
La prima cosa che colpisce del titolo di 1P2P studios e senza dubbio la stupenda direzione artistica che lo caratterizza, sia come stile grafico che come taglio cinematografico delle varie scene; spesso infatti ci sembrerà di vedere un fumetto in movimento mentre controlleremo i due gemelli. La storia di Young Souls infatti ha come protagonisti Jenn e Tristan, due fratelli gemelli orfani i quali sin da bambini sono stati messi sempre di fronte a dure prove, tra le quali i pregiudizi e la diffidenza delle altre persone, portandoli a poter contare solamente l’uno sull’altra.
Questo fino al giorno in cui uno scienziato molto gentile, decise di adottarli e portarli con lui nella sua villa/laboratorio. La vita sembrava essere migliorata per i due gemelli, fino a quando un giorno, tornati da una commissione in città per il loro padre adottivo, trovano la porta di casa forzata e lo scienziato scomparso. Indagando un po’ nella villa, i due scoprono un laboratorio sotterraneo nel quale lo scienziato stava svolgendo alcuni esperimenti, con al suo interno un portale. Attivato quest’ultimo, Jenn e Tristan si ritrovano teleportati in un altro mondo, popolato da orchi e goblin.
Qui, dopo alcuni avvenimenti, riescono ad avere la meglio su un piccolo gruppo di nemici e a salvare un orco ferito, il quale si rivelerà essere un amico del professore e che metterà i due al corrente che il loro padre adottivo, è stato rapito dagli orchi per forzarlo a costruire un meccanismo che possa permettere loro di invadere il mondo degli umani.
L’ambientazione di Young Souls infatti ci vedrà viaggiare fra i due mondi: una “normale” cittadina umana di giorno, e nel mondo degli orchi di notte. Questa meccanica serve anche come divisorio fra le due parti del gameplay: nella cittadina svolgeremo tutte le funzioni di esplorazione, sviluppo e gestione di personaggi ed equipaggiamento, avanzeremo nella storia e prenderemo parte ad attività secondarie molto importanti come l’allenamento in palestra, il quale permetterà di potenziare le statistiche dei gemelli, tramite l’espediente dei minigiochi, o quelle meno importanti come l’acquisire vestiario per modificare il nostro look.
Il mondo degli orchi invece ci vedrà impegnati nell’esplorazione di molteplici dungeon nei quali dovremo abbattere tutti i nemici che proveranno a sbarrarci la strada, fino ad arrivare al boss di fine livello, senza dimenticare di aprire casse, forzieri e raccogliere le monete d’oro, da utilizzare presso gli orchi alleati per l’acquisto di oggetti, equipaggiamento e potenziamenti delle armi.
L’arte del combattimento
Al contrario di molti titoli del genere hack & slash, i combattimenti in Young Souls non saranno un susseguirsi di pressioni convulsive di tasti per spammare attacchi a più non posso, ma saranno incentrati su uno stile da picchiaduro. Difatti dovremo fare buon uso della nostra parata, che se eseguita con il giusto tempismo sbilancerà l’avversario esponendolo ai nostri colpi senza difese, della schivata come manovra evasiva per evitare gli attacchi imparabili e uscire da situazioni pericolose, ma che avrà bisogno di un tempo di ricarica per poter essere utilizzata, fattore che rende estremamente importante alternarla con la parata.
Passando alla parte offensiva avremo i classici attacchi, quelli caricati e le abilità delle armi, queste ultime utilizzabili dopo aver riempito l’apposita barra. Proprio nelle armi vorrei soffermarmi un momento perché in Young Souls è stato fatto un ottimo lavoro con quest’ultime: ognuna di esse sarà unica, con il proprio pattern di attacco, le proprie mosse speciali, abilità attive e passive e potenziamenti, dando così modo di impostare ogni gemello come più ci aggrada. Infatti con la pressione di un tasto, sarà possibile effettuare uno switch tra i due fratelli in ogni momento, sia in combattimento che in esplorazione, combinando così due potenze di fuoco per annientare gli avversari.
Gli scontri sono suddivisi in stanza più o meno gradi, dalle quali potremo avanzare una volta che saremo usciti vincitori dalla battaglia. I nemici sono spesso un valido avversario e non cercheranno sempre lo scontro frontale anzi, nella maggior parte dei casi proveranno ad accerchiarci mettendoci in situazioni di pericolo, soprattutto nelle situazioni con molti avversari sullo schermo. Le boss fight poi sono un’ottima sfida nelle quali servirà spesso più di un tentativo per avere la meglio.
Giocato in modalità cooperativa, Young Souls riesce veramente a esprimere il suo massimo valore, ma anche la modalità in giocatore singolo, grazie allo switch tra i fratelli e al poterli sviluppare in modo totalmente diverso, rende l’esperienza molto divertente e appagante.
Tecnicamente parlando
Non si può non elogiare il comparto artistico di Young Souls! I gusti son gusti e siamo tutti d’accordo, ma non si può dire che 1P2P non abbia fatto un lavoro enorme da sotto questo punto di vista. Graficamente è molto accattivante e i tagli cinematografici delle varie scene aiutano il giocatore ad immergersi nei due mondi di Young Souls assieme a Jenn e Tristan.
Il comparto sonoro è all’altezza della controparte visiva sotto tutti i punti di vista e il gameplay si rivela essere uno dei punti di forza del titolo, solido e divertente che necessita di pratica per essere padroneggiato ma che riuscirà a dare non poche soddisfazioni.
Da segnalare anche la localizzazione tramite sottotitoli nella nostra lingua, anche se con qualche piccola sbavatura di poco conto, ma in linea generale il tutto è tradotto molto bene e riesce a trasmettere la personalità dei fratelli; segnalo anche che tra le opzioni, è presente un filtro anti volgarità perché per il loro trascorso, e anche un po’ per come sono alcuni giovani al giorno d’oggi, i gemelli risultano abbastanza sboccati.
Un titolo da non lasciarsi scappare assolutamente!