Negli ultimi anni, l’industria videoludica sta vivendo un periodo nel quale, pur riuscendo a offrire diversi titoli davvero validi, alcuni dei quali considerati a detta di molti dei veri e propri capolavori, non riesce però a fare altrettanto a livello di innovazione. Zengeon, GDR roguelite di IndieLeague Studio è l’esempio palese di questa affermazione: un gioco che non mostra niente che non sia già visto nel panorama videoludico, ma che riesce nel suo intento di divertire e coinvolgere il giocatore.
Zengeon si presenta con una grafica molto colorata in pieno stile anime, con visuale isometrica e uno stile di combattimento Hack & Slash nel quale, vestendo i panni di uno dei 5 personaggi giocabili, dovremo progredire in mappe generate proceduralmente affrontando numerose orde composte da varie tipologie di nemici, usando tutte le nostre abilità e potenziamenti che troveremo durante la partita. Andiamo a scoprire i dettagli proseguendo con la recensione.
Zengeon: storia e ambientazione
Per secoli la Celestial Academy ha protetto un sigillo all’interno della Terra Benedetta, impedendo al Vuoto Oscuro di entrare in questo regno. Come ogni cosa però, la pace ottenuta dalla protezione di questo sigillo è destinata a finire. Durante l’eclissi lunare, un grande potere squarciò gli incantesimi protettivi del sigillo, scatenando il Vuoto Oscuro sul mondo. Ora, il Dio Demone fa il suo ritorno e toccherà a noi, un membro della Celestial Academy, affrontare le orde di demoni e mostruosità portate nel nostro mondo.
Anche nella trama, Zengeon non stupisce come originalità, usando lo stereotipo dei demoni di un altro mondo invasori, secondo solamente a quello dei non morti. Anche se un po’ di originalità non sarebbe stata sgradita, quest’ultima serve solo come pretesto per randellare quanti più nemici possibili durante le nostre partite.
Il mondo di gioco di Zengeon è ambientato in un presente fantasy con diverse locazioni, passando dalle classiche città nipponiche alle incantevoli foreste verdeggianti ma il tutto purtroppo in via di devastazione causata dall’invasione demoniaca.
Anche i 5 personaggi selezionabili ricoprono i più classici stereotipi degli anime e tutti sapranno di già visto in men che non si dica; in particolare Liu Muying, non fosse per il solo colere dei capelli diverso, sarebbe la copia spudorata di Edna, una delle protagoniste di Tales of Zestiria, con tanto di arma identica (un ombrello).
Gameplay, meccaniche e modalità
La parte più divertente di Zengeon, come ci si aspetterebbe da giochi di questa tipologia, risulta proprio nel suo gameplay: Ognuno dei cinque protagonisti sarà caratterizzato in modo unico come stile di combattimento, dal rapido combattente corpo a corpo dotato di doppie lame Yuan Ziyu, alla guerriera magica che attacca dalla distanza Hou Shuyan, capace di evocare sfere di ghiaccio e spade per sbarazzarsi di orde di nemici contemporaneamente.
Ognuno dei protagonisti sarà dotato di 4 abilità uniche, assegnata ognuna a uno dei 4 tasti principali del pad, più una cura limitata assegnata al tasto dorsale sinistro e un’altra abilità attiva ottenuta giocando fra le molte disponibili, assegnata a quello destro. Le cure saranno limitate ma si potranno recuperare “sacrificando” alcuni potenziamenti raccolti durante la partita.
Le quattro abilità principali, se pur molto diverse fra i protagonisti, di base avranno la medesima funzione; attacco normale, abilità evasiva, abilità personale ed evocazione del proprio guardiano.
Potranno essere potenziate diverse volte, andando così ad aumentarne efficacia, danni, gittata e altre caratteristiche. Scelto il nostro protagonista preferito partiremo per la nostra missione e il gioco ci catapulterà immediatamente nel centro dell’azione. Orda dopo orda, ci faremo largo fino alla fine del livello e procederemo a quello successivo.
Uccidendo i nemici, saremo ricompensati con denaro, punti esperienza e, a volte, sfere per rigenerare la salute. Il denaro servirà per aprire i vari forzieri disseminati nelle mappe, per avere accesso ad alcuni dei tantissimi potenziamenti totalmente casuali fra i quali potremo scegliere. Questi potenziamenti si chiameranno Spirits e, se durante la nostra partita saremo così fortunati da trovarne due uguali, quest’ultimo andrà a potenziare quello già esistente.
La parte roguelite del titolo emerge quando, se malauguratamente finiremo al tappeto, il gioco finirà e ci toccherà ricominciare tutto dal principio. Gli unici potenziamenti che potremo portare con noi nelle partite successive saranno quelli denominati Story, i quali per essere sbloccati richiederanno di soddisfare determinati requisiti durante la partita.
Zengeon offre anche una modalità cooperativa online la quale richiederà l’abbonamento a Nintendo Switch Online per poterne usufruire. In questa modalità, a differenza di quella giocatore singolo, ho notato meno “pulizia” su schermo e più confusione, che spesso è significato non riuscire a schivare i colpi nemici.
Un’altra modalità offerta da Zengeon è la Guard Mode, nella quale dovremo difendere un cristallo posizionato al centro di una piccola mappa, da numerosissime orde nemiche. Prima di ogni round fortunatamente ci verrà data la possibilità di scegliere fra alcuni potenziamenti, ma questa modalità risulterà abbastanza dura ugualmente, una vera e propria sfida.
Tecnicamente
Zengeon graficamente è molto piacevole, sia per la grafica in stile anime che per le animazioni delle varie skill ed effetti speciali e, per quanto stereotipati, anche protagonisti e nemici fanno la loro parte. Il sonoro è discreto, non esalta ma non delude, così come tutto il comparto degli effetti speciali. Esilaranti invece alcuni versi prodotti dai demoni.
Il gameplay è il vero cuore di Zengeon, facile da capire e impegnativo da padroneggiare, ma che riuscirà a dare più di qualche soddisfazione una volta fatta abbastanza pratica. I personaggi totalmente diversi fra di loro, i tantissimi potenziamenti e le abilità sbloccabili rendono il titolo veramente molto rigiocabile.
Un peccato è dato dal fatto che Zengeon, rispetto alla sua controparte PC, risulta più lento su Nintendo Switch e su un titolo del genere sarebbe stata molto apprezzata un po’ più di velocità. Durante le mie ore trascorse a disintegrare demoni non ho riscontrato nessun bug di sorta e Zengeon ha funzionato molto bene sia in modalità fissa che in portabilità.