2020, anno della pandemia e di Zoom, nota app di video-calling che permetteva di creare conferenze virtuali, seguire le lezioni da casa o anche solo poter fare 4 chiacchiere con tutta la famiglia. Avanti veloce di un anno e vediamo che Zoom rilascia a sorpresa nel suo catalogo App le prime 9 applicazioni per giocare con tutti i partecipanti alla chiamata.
Dopotutto perché no, lo fanno tutti!
Di sicuro non gridiamo all’innovazione o chissà quale miracolo, ma l’idea che il gioco, o meglio il “Dio Gaming” stia prendendo piede anche in ambiti non strettamente legati è indice di un approccio diverso e più consenziente verso il mondo dei videogiochi anche per chi non ha mai potuto giocare!
Purtroppo non parliamo di tripla A o MMO, ma di applicazioni mobile che traggono ispirazione dai più famosi giochi da tavolo, rendendo l’interazione tra i partecipanti alla chiamata più intensa e necessaria.
Zoom inserisce i primi giochi da usare durante le call
Seppur la creatività delle persone sia arrivata prima delle app per Zoom, avere la possibilità di giocare a Lupus in Tabula, poker, obbligo o verità ed al gioco dell’oca con tanto di schermo condiviso e “live reaction” non ha eguali, soprattutto se insieme ai propri colleghi di lavoro o amici!
Se la vediamo invece in un ambiente più ampio, con la possibilità di far supportare alla call il proprio progetto o versione del gioco da poter mostrare a colleghi o publisher, il mercato del videogioco avrebbe un’ulteriore spinta in avanti e verrebbe agevolata proprio dal poter condividere i propri lavori in tempo reale e nella maniera più diretta possibile… e chissà, magari una partitina insieme ci scappa sempre, no?
Zoom fortunatamente non è il primo della lista a voler inserire nel suo catalogo una sezione gaming, quindi possiamo aspettarci già dal prossimo anno nuove opportunità sia di lavoro che di gioco in streaming: un primo passo verso la totale “digitalizzazione del gaming”?